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Baracca trasformata in palazzina: i Comitati cittadini chiedono chiarimenti al Comune



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I comitati cittadini per l’ambiente tornano a chiedere chiarimenti, al Comune, sul fabbricato, In via Tratturo, a ridosso del fiume Gizio, vicino alla chiesa di Santa Maria di Roncisvalle che, insieme all’antica fontana, è un bene storico tutelato dallo Stato, che da baracca sta diventando un immobile abitabile in un’area che, il Prg cittadino, definisce “parco urbano e territoriale”. “A consentire la realizzazione della magia è stato il Comune di Sulmona che” scrivono i comitati “ha rilasciato il permesso di costruire, avallando la tesi che quella baracca è un edificio e quindi autorizzandone la demolizione e ricostruzione con ampliamento e cambio di destinazione d’uso. Senonché le Norme Tecniche di Attuazione del PRG di Sulmona stabiliscono che nelle aree destinate a parco urbano e territoriale “gli interventi, di esclusivo carattere pubblico, hanno come fine la assoluta salvaguardia e la valorizzazione ambientale, naturalistica del patrimonio esistente”; e la giurisprudenza sancisce che l’inserimento dei suoli nelle attrezzature pubbliche “è inquadrabile in linea di principio nella zonizzazione del territorio e dunque determina il carattere non edificabile dei suoli stessi, dovendosi escludere il criterio della edificabilità di fatto” (Cass. Sez. 1, n. 17958/2015; Cass.Sez.6-1, ord. N. 6873/2011). Il Comune ha consentito l’accesso agli atti ma, caso strano, si rifiuta di dare informazioni sulla baracca e sulla sanatoria dell’abuso edilizio. Ciò impedisce di capire se la baracca avesse o no i requisiti di legge per essere trasformata in palazzo. Le indicazioni interpretative della legge regionale utilizzata nel caso (L.R. n. 49 del 15 ottobre 2012) chiariscono che “un edificio si ritiene esistente (sotto il profilo fisico) allorché vi siano stati l’esecuzione del rustico ed il completamento della copertura”. Ora, un edificio è qualsiasi opera in muratura o prefabbricato destinata ad abitazione o ad altre attività umane; e per rustico si intende un’opera mancante solo delle finiture ma necessariamente comprensiva delle tamponature esterne (cfr, fra le tante, Cons. Stato, sez. IV, 16 ottobre 1998, n.130)”.
I comitati chiedono chiarimenti in particolare se la baracca fosse la struttura originaria fosse “effettivamente adibita ad uffici, se la struttura era dotata di servizi igienici e se aveva allacci di corrente elettrica ed acqua potabile; inoltre abbiamo chiesto di avere copia della concessione a sanatoria.  Questa volta il Comune di Sulmona si degnerà di fornire le informazioni da noi richieste?”.


postato il 27/3/2024 alle ore 13:45

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